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Porto Ercole con Porto Santo Stefano (il centro più popoloso) costituisce uno dei due abitati maggiori che formano il comune.
La località si trova sul lato orientale del Promontorio dell'Argentario, a poco più di 40 km a sud-est di Grosseto, a circa 7 km a sud-ovest di Orbetello e circa 12 km da Porto Santo Stefano.
Si tratta di un paesino di particolare bellezza, ricco di storia, cultura e di monumenti di sicuro interesse architettonico .
L’abitato è di grande fascino ed interesse, numerosi sono infatti i monumenti e gli edifici storici che vi sorgono, possiamo citare a tal proposito la Chiesa di Sant’Erasmo, costruita in epoca medievale e custode oltre che di opere di straordinario valore anche delle tombe dei Governatori spagnoli e secondo la leggenda delle spoglie di Caravaggio, straordinario e geniale pittore vissuto tra il 1500 ed il 1600 e morto proprio a Porto Ercole in circostanze misteriose, il Giardino Corsini, uno straordinario orto botanico che ospita specie vegetali molto rare e specie esotiche che bene si sono adattate al clima mediterraneo, la Torre dell’Orologio e il Palazzo dei Governanti, risalente al XVI secolo.
Del periodo della dominazione spagnola oggi restano alcune grandiose costruzioni sicuramente affascinanti, si tratta infatti di fortezze di difesa edificate in luoghi strategici per l’avvistamento e la difesa da attacchi nemici, a Porto Ercole sarà possibile osservare Forte Stella, la cui struttura si presenza a forma di stella e per questo si costituisce probabilmente come una delle più belle, Forte Filippo, la più importante, sulla quale si incentrava l’intera azione difensiva, questo forte si costituisce come una piccola cittadina militare, tra le sue mura infatti sorgevano strade, vie e magazzini, infine citiamo la Batteria di Santa Caterina, costruita a breve distanza da Forte Filippo, con lo scopo di migliorarne la difesa.



PORTO ERCOLE


Nel medioevo Porto Ercole fu oggetto delle dispute tra l'abbazia delle Tre Fontane e la famiglia degli Aldobra-ndeschi. Nel XIV secolo passò ai conti Orsini, dal 1410 al 1414 divenne dominio del re di Napoli Ladislao ed in seguito alla morte di quest'ultimo cadde sotto la dominazione senese. Nel 1555 Porto Ercole fu teatro della disperata resistenza dei francesi (alleati di Siena) dall'attacco degli spagnoli e dopo un lungo assedio, condotto da terra dal marchese di Marignano e dal mare dall'ammiraglio Andrea Doria, nel mese di giugno Porto Ercole cadeva e con il trattato di Bruxelles andò a formare, assieme a Porto Santo Stefano, Orbetello, Ansedonia, Talamone e Porto Longone lo stato dei Presidi governato dal vicerè di Napoli. In questo periodo furono edificati i forti Filippo, Stella, S. Caterina e la Rocca.
Nel 1707 gli austriaci conquistarono il Regno di Napoli e dopo un lungo assedio, il 22 marzo 1712, Porto Ercole fu costretto alla resa. Nel 1802 con le conquiste napoleoniche, lo Stato dei Presidi cessò di esistere ed i suoi territori furono assorbiti dal Regno d'Etruria.

Nel 1815 Porto Ercole fu annesso al Granducato di Toscana ed infine nel 1860 fu unito al Regno d'Italia. Le opere principali da visitare a Porto Ercole sono senza dubbio le fortificazioni risalenti all'epoca dello Stato dei Presidi. Forte Filippo è una formidabile fortificazione realizzata con le più avanzate tecniche dell'architettura militare dell'epoca. Fu voluta da Filippo II e ne eseguì i lavori Giovanni Camerini. Incassato in un fossato scavato nella roccia, presenta quattro bastioni ed un unico accesso tramite un ponte elevatoio, nei sotterranei si trovavano la polveriera, i depositi ed i magazzini; la batteria di Santa Caterina situata più in basso sulla collina ne completava l'efficacia dell'artiglieria. La Rocca non è frutto di un'unica fase progettuale e costruttiva, ma ha subito notevoli mutamenti nel corso del tempo; come è attualmente fu disegnata da Giovanni Camerini. All'interno si presenta come una cittadella militare suddivisa in piazze e cortili unita per mezzo di una galleria alla batteria di Santa Barbara che completava le potenzialità di fuoco del complesso. Forte Stella domina una vasta area posta alle spalle del porto e prende il nome dalla sua forma geometrica, a stella appunto, con un cortile esagonale posto al centro. Presenta numerose feritoie per l'artiglieria sia verso la campagna che verso il mare. Anche l'accesso di questo forte è munito di ponte elevatoio. Altra importante costruzione è il Palazzo del Governatore situato sulla piazzetta di Santa Barbara. Edificato nel 1508 sotto la Signoria di Siena, fu ricostruito dagli spagnoli dopo il sacco dei pirati saraceni di Khair ad Din detto il Barbarossa , per diventare poi la residenza del governatore del presidio.

il Centro Storico














il Palazzo dei Governanti e la Piazza di Santa Barbara



Il Palazzo dei Governanti è un edificio del centro storico di Porto Ercole.
Il palazzo fu costruito nella seconda metà del Cinquecento come luogo di residedenza portercolese dei governanti spagnoli dello Stato dei Presidi, che aveva come capitale la vicina città di Orbetello. L'originario complesso si presentava più ampio dell'attuale, a causa dei danneggiamenti apportati durante la seconda guerra mondiale nella parte posteriore.
Il Palazzo dei Governanti si affaccia sulla scenografica piazza del borgo di Porto Ercole, sul lato opposto rispetto al Bastione di Santa Barbara; di fronte alla facciata è collocato, sulla piazza, un pozzo-cisterna di forma circolare che, in passato, era adibito all'approvvigionamento idrico.
Il prospetto principale si articola su due livelli, con al pian terreno un pregevole porticato a tre ordini in stile tardorinascimentale attribuito a Baldassarre Peruzzi, con le tre arcate tonde spartite da lesene, con capitello affiancato da elementi decorativi floreali. Molto caratteristica è la volta a crociera che copre l'interno del porticato. Al centro, vi è un'apertura sulla parete del porticato, da cui ha origine la scalinata che conduce al piano nobile superiore dell'edificio. Quest'ultimo riprende gli elementi stilistici del sottostante porticato, con ripartizione in tre ordini verticali, con lesene che danno appoggio alle arcate tonde cieche, che delimitano gli spazi in cui si aprono le grandi finestre di forma quadrangolare. Non mancano gli elementi ornamentali floreali e, al di sopra, è presente un coronamento sommitale pregevolmente decorato.

la Chiesa di Sant'Erasmo

la Chiesa di San Paolo della Croce
















La chiesa di San Paolo della Croce è un edificio sacro situato a Porto Ercole,nel comune di Monte Argentario.
Costruita nel 1966, vi è custodito un importante dipinto cinquecentesco raffigurante "San Giovanni Battista nel deserto", donato nel 1957 alla parrocchia di Porto Ercole dalla famiglia Cornaggia Medici Castiglioni in memoria del figlio.
L'opera, già in passato attribuita a Gerolamo da Carpi, è stata recentemente ascritta al pittore lombardo Leonbruno.

la Rocca Aldobrandesca

















La Rocca aldobrandesca di Porto Ercole, nota più comunemente come Rocca Spagnola, è una fortificazione costiera situata presso l'omonima località del Monte Argentario; costituiva nei secoli passati uno dei baluardi del sistema difensivo del promontorio.La fortificazione sorse in epoca medievale come possedimento dell'Abbazia delle Tre Fontane di Roma. Nel corso del Duecento divenne proprietà della famiglia Aldobrandeschi che iniziarono ad ampliare la preesistente struttura, conferendo ad essa un aspetto fortificato, tipico di tutte le altre rocche sotto il loro controllo.Con la conquista di Porto Ercole da parte dei Senesi nel corso del Quattrocento e la conseguente annessione alla Repubblica di Siena, la rocca venne ristrutturata ed ulteriormente ampliata, fino ad assumere l'aspetto attuale. Nel 1487, infatti, l'ingegnere militare Francesco di Giorgio Martini effettuò dei lavori che trasformarono la preesistente struttura difensiva medievale in una tipica fortificazione alla moderna, che meglio si adattava alle esigenze difensive dell'epoca. I lavori tardoquattrocenteschi portarono all'aggiunta del fossato attorno alle cortine murarie di cinta e, all'interno del complesso, furono realizzate due nuova strutture turriformi di avvistamento, una cisterna e una cappella. Sempre sotto il dominio senese, furono effettuati altri lavori di riqualificazione nel 1543 su progetto di Anton Maria Lari, che si ispirò ai canoni di Baldassarre Peruzzi: in questa fase furono rafforzate le mura di cinta ed aggiunto il bastione all'angolo rivolto verso il centro storico di Porto Ercole. In questo lungo periodo la rocca costituiva un punto di riferimento per il sistema difensivo del litorale meridionale della Repubblica di Siena, svolgendo funzioni di avvistamento, di difesa e di offesa, oltre a poter comunicare attraverso segnalazioni luminose con il Forte Avvoltojo a ovest, che sorgeva nel luogo del Forte Stella, e con il Forte Sant'Ermo a nord, che sorgeva dove in seguito fu costruito il Forte Filippo.Bastione ovest della roccaNella seconda metà del Cinquecento, l'intera area dell'Argentario entrò a far parte dello Stato dei Presidi e la fortificazione venne integrata nel sistema difensivo del promontorio, nell'ambito del quale svolgeva funzioni di avvistamento, di difesa ed offesa. In questo periodo gli Spagnoli incaricarono l'ingegnere militare Giovanni Camerini come direttore dei lavori per la ristrutturazione della preesistente struttura difensiva, che venne ulteriormente fortificata con il potenziamento del fortilizio esterno bastionato e delle garitte per le sentinelle; furono realizzati anche cunicoli sotterranei attraverso i quali era stata messa in collegamento la struttura difensiva al Palazzo dei Governanti.Nel Settecento furono ristrutturati alcuni edifici architettonici situati all'interno del complesso, tra i quali anche la cappella.In epoca ottocentesca la rocca divenne temporaneamente un avamposto difensivo del Granducato di Toscana, per poi passare definitivamente al Regno d'Italia. Proprio dopo l'Unità d'Italia iniziò la graduale dismissione della struttura militare, mentre nel 1862 fu costruito il faro di Porto Ercole, a pianta circolare, all'angolo della rocca prossimo alla punta del promontorio. Alla fine dell'Ottocento la rocca fu trasformata in carcere, che durante la prima guerra mondiale ospitava i prigionieri nemici.Dopo la seconda guerra mondiale la rocca venne definitivamente chiusa e venduta a privati, che hanno in parte trasformato i fabbricati interni in residenze abitative, mentre altri ambienti sono di proprietà comunale e tra essi vi è la fortezza propriamente detta ove all'interno è stato allestito un museo.Tra il 1954 e il 1956 vi risiedette lo scrittore statunitense Robert Penn Warren, che proprio in quel periodo compose l'opera con la quale vinse il Premio Pulitzer per la poesia.Bastione est della roccaLa Rocca aldobrandesca di Porto Ercole presenta una forma irregolarmente stellata che si adatta all'orografia del promontorio. Nell'insieme, prevalgono gli elementi stilistici ed architettonici rinascimentali e tardocinquecenteschi, che furono conferiti al complesso dai lavori di ristrutturazione ed ampliamento effettuati dai Senesi prima e dagli Spagnoli poi, mentre non rimane oramai più niente del periodo medievale se non alcuni materiali edilizi reimpiegati nelle successive opere di riqualificazione.Esternamente è costituita da un fortilizio costituito da spesse cortine murarie in pietra con basamento a scarpa cordonato, il cui parapetto soprastante racchiude l'area che costituisce il basamento per i vari fabbricati che in passato erano adibiti a funzioni militari. Il fortilizio è costituito da quattro bastioni angolari, dei quali quelli settentrionali presentano una forma pentagonale irregolare, mentre quelli meridionali sono molto più allungati e di forma triangolare, con le garitte che si sono conservati ai rispettivi vertici. Il bastione all'angolo sud-occidentale è a sua volta protetto esternamente da un'altra cortina muraria che si articola a forma trapezoidale racchiudendolo interamente. L'intero fortilizio esterno è protetto, nei punti deboli, da un caratteristico fossato, che in passato garantiva maggiore sicurezza in caso di incursione nemica. Il bastione nord-orientale comprende invece la torre circolare del faro di Porto Ercole che venne realizzato nel 1862.La porta d'ingresso principale alla struttura si apre lungo il lato orientale ed è preceduta da un caratteristico ponte levatoio. La doppia porta si apre ad arco tondo nel notevole spessore della cortina muraria del fortilizio esterno ove è situato il rivellino; sopra l'architrave che sovrasta l'arco è collocato un grande stemma dello Stato dei Presidi, sopra il quale vi è una garitta protettiva dalla quale scendono due lunghe e strette fessure verticali che in passato potenziavano le difese dell'ingresso. Una porta d'ingresso secondaria, anch'essa altrettanto protetta, si apriva lungo le cortine murarie rivolte verso il centro storico di Porto Ercole.All'interno del complesso si trovano i vari fabbricati, gran parte dei quali erano adibiti a funzioni militari. Oltre agli alloggi delle guarnigioni, era presente una polveriera, un presidio di primo soccorso, le due torrette di avvistamento, in larga parte trasformate, e la cappella ad aula unica che si affaccia nella piazza interna.GDM

il Porto Vecchio

il Porto di Cala Galera